www.parvis.ch

Stella Maris

Articoli di Christian Parmentier.

Due viaggi  di Micheline Boisvert  in Francia , hanno permesso di far conoscere il Cuore d'Accoglienza di Gesù  Abbiamo scoperto in Micheline  una persona determinata, totalmente dedicata, che il Signore ha  provvedutro di doni di saggezza, di conoscenza e di discernimento  per compiere la missione : dare testimonianza  della luce di cui è grati-ficata, e far conoscere il Cuore d’Accoglienza di Gesù.  Ella si distingue  per il suo amore per la verità, per la sua compassione per  i poveri  e le persone sofferenti.   Il Signore le ha fatto pure la grazia di partecipare alla sua Passione  intercedendo e riparando,  spe-cialmente durante la celebrazione  eucaristica dove dà testimonianza nella sua persona della  presenza reale e vivente di Gesù  morto e risuscitato.

Varie testimonianze di guarigione ci sono già pervenute. Ecco il percorso spiri-tuale di un’anima presa dallo sconforto  e rapita dall’Amore di Dio . Il primo libro dei messaggi (anno 1999) ricevuti da Micheline è uscito nel mese di aprile 2001, un secondo nell’autunno 2002, ed il terzo nel marzo 2003 . La versione italiana del primo stà uscendo, mentre la traduzione dei due seguenti si stà preparando.

"DIO MI HA CHIAMATA DAL SENO DI MIA MADRE"

Micheline nasce in una famiglia molto povera del Quebec in Canada., in cui  le relazioni erano difficili. Essa prova  un'immensa solitudine  e non cessa di pensare che non è amata , però, nel suo suo cuore di bamnbina, custodisce i nomi di Gesù e di Maria, perchè i suoi parenti  l'hanno fatta battezzare, poi  ha seguito la catechesi della scuola ed è stata confirmata.

 

Seconda di quattro figli, sin dall'età di tredici anni Micheline ha cominciato a fare i mestieri nelle case  private per aiutare  la sua madre e i suoi fratelli. Qualche anno più tardi deve lasciare il focolare e trovarsi un altro lavoro per  vivere. Dapprima lavora nelle manifatture ed in seguito nei bar e ristoranti.  Micheline trova difficile ad adattarsi ai valori di questo mondo. Inconsciamente ricerca  l'amore del padre e della madre  nella droga e nell'alcolismo  covando istinti di autodistruzione crescenti mentre  la sua vita si riempie di tristezza e di sofferenza.  La vita le diventa insopportabile ed insostenible, e nelle notti di angoscia, con  paure e complessi di colpa, Micheline grida spesso al Signore :«  Dio mio , vieni a cercarmi! » . Dopo annate di sofferenza , il Signore l’ha presa sulla parola, ma non come lei desiderava!

Un giorno Micheline, diciotto anni,  realizza che aspetta un bambino. Un’angoscia immensa la prende. In quella situazione, pensa di non avere nulla da offrire ad un figlio. A causa della sua ferita annientatrice, conseguenza della  nascita non desiderata,  Miche-line pensa non aver  mai potuto apprezzare la bellezza e la gioia di vivere . . . quando per la prima volta sente muoversi il bambino nel suo grembo.  È una rivelazione, una  visitazione. Ella prova  allora tanto amore per questo bimbo, e nello stesso tempo  prova  nel suo cuore e nella sua carne la rivelazione di ciò che è veramente « la vita ».  In presa diretta con la realtà del vero senso della vita, tutto ciò che le si aveva detto  in male sui bambini,  è spazzato via!  E realizza  quanto il Signore è stato buono venendo al suo soccorso, dandole il gusto e una vera ragione di vivere.        

DALLE  PROFONDITÀ IO GRIDO A TE, SIGNORE

!Abitata da sempre dalla sofferenza,  Micheline prova  compassione per quelli che soffrono.  Allora  aiuta come può  degli ammalati e dei prigionieri che  essa visita.  . . . quando in 1990 è ospitalizzata    d'urgenza  e messa  sotto morfina.   Ella realizza allora che tutti i muri  di protezione di cui  si era circondata   per sopravvivere sono crollati : e si ritrova confrontata alla vita compulsiva che  ha fatto,  sia per farsi amare che per  far vivere suo figlio.  Ella sa che è la vita sregolata che ha vissuto   che l’ha portata là dove si trova   presentemente. All’articolo della morte,  Micheline realizza che deve  rimettersi al Signore. Sopravviene  allora in tutto il suo corpo, una crisi acuta di sclerosi a placche.   Allora ella grida verso il suo Dio, al quale nel suo cuore ha sempre creduto. È così che il Signore comincia ad attirarla più fortemente a sè, per prepararla alla grande missione  del Cuore d’Accoglienza

 

Il suo figlio di 16 anni che trascina pure lui grossi problemi di droga e di alcolismo, viene all’ospedale  a visitare la sua mamma. Egli la trova irriconoscibile, tanto è il peso che ha perduto.  Uno ‘choc’!  Come accettare ciò che la madre stà vivendo, lui che non ha mai    conosciuto  suo padre?

Sul suo letto d’ospedale, Micheline comprende la sofferenza interiore di suo figlio, sconvolto  di fronte a questa sciagura. I dolori di Micheline sono tanto intensi che ha l'impressione che tutto il suo sistema nervoso stà stracciandosi.  Simultaneamente, sente  quanto il suo figlio ha bisogno di lei e che sta per morire. . .Allora, dalle profondità del suo cuore grida : « Signore, se tu mi lasci la vita, io lavorerò per te e così potrò aiutare il mio figlio ».

Siccome non si aspetta più nulla dall’ospedale, decide di ritornare a casa sua e firma il foglio di uscita.

Micheline  non ha la minima idea del modo con cui il Signore potrebbe farla lavorare  per lui,  e non ci  pensa neppure . Ma Lui ha sentito il grido della sua figlia nella    indigenza, ed ha visto l’amore del suo cuore.

 

RINASCITA E APERTURA ALLA CHIESA

Per preparare Micheline alla grande missione del suo Cuore d'Accoglienza, il Signore va insegnarle  personalmente , visitandola lui e Maria, nella sua grande luce,  e unendola nella sua onnipotenza eucaristica.  In seguito, Egli la guiderà  verso la sua Chiesa ed i suoi pastori. Nel suo piccolo appartamento, Micheline vivrà  come una reclusa , in ritiro. Ella comunica alla natura , vi contempla la vita,  e vi respira Dio  che pazientemente  le rende la salute. Legge la Bibbia e  scopre  la Luce nel Vangelo di Giovanni. Il Signore le fa la grazia di ricevere la Luce divina, ma ella non ne dice una parola a nessuno.

Fin qui, Micheline a vissuto  fuori dalla Chiesa.  Ma il Buon Pastore va alla ricerca della pecora smarrita per mettersela sulle spalle, grazie ad una vicina che  l'invita nel suo gruppo di preghiera. " La mia apertura alla Chiesa è avvenuta  per mezzo di una vicina che si sentiva bene al mio contatto, e  mi rendeva visita.  Faceva parte di un gruppo di preghiera che si riuniva  a due  angoli di strada da casa mia.  È tramite  lei che il Signo-re, in febbraio 1997,  mi ha attirata per andare a pregare  con dei fratelli e delle sorelle .

Durante il primo incontro con questo gruppo di preghiera, abbiamo pregato per una giovane leucemica  che l’aveva chiesto.  Il Signore m’ha rapita allora molto forte-mente nella sua Luce. Ho sentito tutte le cellule malate  della giovane   nel mio corpo, con molta sofferenza ed una forte intensità di amore.  Ora questa ragazza si sente bene. Dopo questi avvenimenti mi è stato proposto di incontrare  un sacerdote ed ho accettato..  Era il mio primo incontro con  il Padre Marcel. A lui ho parlato della Luce  che vedevo e mi ha chiesto: « Se  questa luce non è di Dio, accetteresti  che

svanisca ? »  Ho detto di sì.. Egli ha pregato  affinchè questa Luce mi lasci se non viene da Dio…  In seguito , in una confessione liberatrice, ho risentito la forza del perdono, poi ho partecipato alla  santa messa , dove il Signore mi ha rapita  e mi ha unita  alla sua onnipotenza eucaristica. Egli

 

ha fatto di me un cuore ardente del suo Amore.  Pensavo bene di morire. Quando il Signore mi fa entrare nella sua Luce, io perdo le mie forze fisiche.

Prima di incontrare le persone di "Jésus Enseignant" (Gesù Maestro) non avevo mai letto nè udito alcunchè sui fenomeni mistici e non ebbi mai  contatti con i  carisma-tici. Ignoravo totalmente questi termini, e non sapevo  che ci fossero persone che rice-vono messaggi dal Cielo, quando le persone della Casa " Jésus Enseignant" hanno potuto discernere quello che stavo vivendo. Ignoravo Medjugorje e quello  che faceva parte della mia vita quotidiana, era tutto normale per me" . Furono le persone del gruppo di preghiera che proposero  a Micheline di andare da Jésus-Enseignant,  dove i membri dovevano incontrare il loro direttore spirituale.  Micheline accettò  e vi incontrò  il superiore della Casa  che la invitò a  partecipare ad una sessione, dal 4 al 6 aprile 1997.  In questa sessione  Sœur Margot è  l’animatrice del gruppo. In questo modo il Signore metteva  Micheline in contatto con Suor Margot   che qualche tempo più tardi, diventerà  la sua direttrice spirituale.

Durante questa sessione Micheline prende coscienza dell’immensa grazia che il  Signore le ha elargito.. Durante una Eucaristia , Suor  Margot riceve  la luce sulla potente grazia d’Amore Eucaristico  che il Signore  fa vivere  a Micheline. A partire da lì il Signore unisce Sœur Margot e Micheline, nella  potenza dello Spirito Santo.

 

IL DISCERNIMENTO ECCLESIALE

Sin dall'inizio dell'accompagnamento, Sœur Margot  realizza che Micheline ha  bisogno di intraprendere un cammino di guarigione interiore per le numerose ferite della sua vita passata per lasciar passare liberamente  la forza dell’amore in tutto il suo essere.

A decorrere da aprile  1997, accompagnata da questa religiosa e da due sacerdoti, Micheline passa per una via  di  guarigione delle sue ferite, a cominciare dalle sue origini,  ad una di adattamento progressivo all’ onnipotenza del Padre, attraverso  il Cuore d'Ac-coglienza di Gesù  che opera in lei : Micheline consente a vivere questa esperienza della Luce attraverso la realtà umana del suo corpo  ( con le lotte concrete che deve fare). Accetta i «rapimenti » potenti nella debolezza del suo fisico,  

passando delle ore  rapita nella  potenza di luce dello Spirito Santo.. . . Ella prende coscienza della realtà della missione che si rivela a lei. Consente a camminare umilmente nella fede con la Potenza del Padre Onnipotente, grazie al Cuore d’Accoglienza  di Gesù.: Per lui, (tramite il Cuore d'Accoglienza di Gesù), con lui  e (con il Cuore d'Accoglienza di Gesù) ed in

 

lui(nel Cuore d'Accoglienza di Gesù), a te, Dio onnipotente, ogni onore  ed ogni gloria".  Micheline aggiusta la sua volontà  alla volontà di Dio per il bene dell'umanità.

Durante questo periodo, una vicina accompagna Micheline alla messa e l'aiuta a portare le debolezze della sua natura durante i rapimenti.

Il 6 ottobre 1997, ritornando a casa dopo la messa, rapita dall'Eucaristia,  Miche-line riceve , nella preghiera , una profezia  concernente "la purificazione del Quebec", annunciata per tre mesi dopo, cioè per il 6 gennaio 1998. Una persona accanto a lei, guardando in un vecchio  messale cattolico, trova riportata la festa dell'Epifania.  L'indomani, Micheline al telefono chiede che  cosa vuole dire "Epifania".

Il 6 gennaio arriva una terribile pioggia ghiacciata chiamata verglas.

Non sono ghiacciolini come tali ma goccioline di acqua "sopraraffreddata" che cadendo si agglomera formando uno strato compatto di ghiaccio da 5 a 12 centimetri. su tutto ciò che è fuori l'inverno, le strade, le automobili, le case, gli alberi  ed i fili elettrici, i quali per il peso enorme che hanno ricevuto hanno interrotto la corrente per centinaia di chilometri paralizzando tutta la provincia in un  caos infernale. La corrente nella città di St Hyacinthe ed altri posti potè essere ripristinata solo dopo  quaranta giorni ed il bilancio del disastro era salito a 10 milliardi di $. Tra gli alri danni, allevamenti di porci e di mucche hanno perso tutto il loro  bestiame per non aver potuto riscaldare le stalle nel freddo di gennaio,  eccetera.

 La società produtrice e distributrice dell'elettricità   perse circa mille tralicci di linee ad altissima tensione ( 740 mila volt ). Caddero come dei "dominos". La città di Montréal stava per non fornire più acqua potabile e le sole entità che poterono  funzionare sia pure a rilento ed economia, furono gli ospedali.  L'armata canadese ha dovuto intervenire per offrire personale e gruppi elettrogeni, ma sopratutto per sbarazzare le vie  e le strade di alberi caduti e imprigionati nel ghiaccio. . . . ). Un ricordo incancellabile!

Dopo questa " pioggia ghiacciata"  che avvenne il 6 gennaio  1998, Micheline prende coscienza del dono ricevuto e della sua importanza.

Da allora ella comunica più regolarmente tutti i messaggi ricevuti alle persone che la guidano e l'assistono. 
Il 27 febbraio 1998, la Vergine Maria  chiede a Micheline di consentire a lasciar passare attraverso di sè tutto quello che vuole insegnarle." Lasciate passare la sua misericordia  . . consentite, figlia mia   a lasciarla passare attraverso di voi come Egli lo vuole."   Ed il giorno 23 aprile,  la Madonna le chiede di organizzare  "Cenacoli" di pre-ghiera. Essi

cominciarono il 13 luglio 1998 e  da questa data, i messaggi hanno potuto essere più regolarmente notati e rimessi ai partecipanti.

Siccome Micheline trova difficoltà  ad essere accettata nelle chiese,  la messa è qualchevolta  celebrata in casa sua.  In ottobre 1998, ad una serata di preghiera con i Pa-dri  Marcel e  Gratien, Suor Margot riceve il discernimento che Micheline dovrebbe  an-dare a vivere presso i  Fratelli

del Sacro Cuore, alla casa  « Jésus Enseignant » per un discernimento su tutto quello che sta vivendo : « Non vi fidate di ogni spirito, ma esaminate gli spiriti per  vedere se vengono da Dio.  . . » (1Gv. 4, 1)

LA  MISSIONE DEL CUORE D’ACCOGLIENZA

 

La Vergine Maria  inizia allora un insegnamento quasi quotidiano per  formare i membri della piccola comunità  invitandoli ad accogliere l’onnipotenza dell’Amore  affinchè il piano del Padre possa  realizzarsi : « Da tutta eternità,  questo piano (del Padre) è destinato a tutta l’umanità. Ed egli  vi ha scelti per questo piano.  Lasciate il Padre libero di agire con il Cuore d’Accoglienza di suo  Figlio, quando lo vuole, dove lo vuole,  e  nel modo ch’egli desidera.”

È un tempo di conversione e di adattamento che cambia il posto delle cose  e disturba  le abitudini e  i modi di fare del piccolo gruppo  «  Per accelerare  l’apertura del Cuore d’Accoglienza di mio Figlio  in questa  comunità e nei suoi accompagnatori, dovete  dar loro tutti gli insegnamenti che io vi ho portati. Ciò sarà per loro di grande aiuto » . . .

Micheline ha  dimorato quattro mesi, (sino alla fine di marzo,1999),  alla Casa di Jésus-Enseignant « in reclusione, in una camera, perchè  mi era stato raccomandato di non comunicare con alcuno a causa dei fenomeni che il Signore mi faceva vivere : lunghi rapimenti di tre, quattro, cinque ore. E, come   lo dicono San Giovanni della Croce e Santa Teresa d’Avila, devo rimanere staccata dai doni di Dio. »

 

« La santa  messa era celebrata tutti i giorni  in un salottino adiacente alla mia camera, con solo il gruppetto che mi accompagnava e durante la santa  messa il Signore mi faceva la grazia di vivere il suo grande mistero

 

d'Amore. Qualche volta mi era  accor-  dato di andare in una cappellina, sola , davanti a Gesù Eucaristia, durante le agapi. Il Signore mi faceva vivere e portare le sofferenze dei miei fratelli e delle mie sorelle, con molti  pianti ed  una grande intensità di amore. »  È durante questi accompagnamenti che  la Vergine  Maria , dopo  aver unito Micheline al trio  di discernimento , fa loro cono-scere la grande missione  del Cuore d’Accoglienza di Gesù.    « Maria ha supplicato il  nostro Padre  del Cielo  di accordarci questo dono per questi ultimi tempi delle tenebre. »

Durante questo stesso  soggiorno, dopo un   rapimento eucaristico,  Micheline riceve , nella luce dello Spirito Santo, l’immagine del  Cuore d’Accoglienza di Gesù e la missione di farlo conoscere al mondo intero.  Ella l’annuncia  al Padre Marcel ed a Suor Margot.  Un artista pittore è allora chiamato per produrre questa immagine, alla quale sono vincolate grazie di liberazione, di guarigione e di miracoli.   Queste immagini circo-lano dopo luglio 1999 e  numerose persone hanno già testimoniato per le grazie ricevute.

Il « trio » di discernimento  aiuta così Micheline a comprendere ed a corrispon-dere  alla grande missione di offrire alla Chiesa  ed  agli uomini di questi tempi  il Cuore d’Accoglienza di Gesù, dono del Padre  Onnipotente.(continua)

Christian Parmentier

Note :
1)      Forma di riposo nello Spirito, con una forte attrazione alla Luce che mi fa crescere  nella conoscenza di Dio  e nella condotta aderente alla sua divina volontà
2)      Centro regionale di  preghiera  carismatica di ritorno spirituale alle origini  e di agapeterapia.
3)      Vedere l' immagine, pagina 1.

PRIMO INSERTO  INQUADRATO  a pagina 2
LA MIA ESPERIENZA DELLA LUCE

La mia esperienza della Luce ha cominciato  qualche tempo dopo  la mia uscita dall’ospedale. Nel mio cuore  io pregavo per tutte le persone  che soffrivano della sclerosi in placche.  Benchè rapita da questa Luce  il mio cuore era totalmente preghiera  e, nella mia camera  ero seduta le mani in posizione di preghiera , e diventavo come una statua , restando in questa posizione.per lunghi momenti.

 

Questo  modo di vita mi era diventato normale.  Ero sempre abitata da molto amore  e da una gran pace. . . Questa Luce la vedo sempre in un grande raggio.  Essa scende su di me,  attraversando la grande nerezza  dell'universo e della Terra, per raggiungermi. Nel momento   in cui sono rapita da questa Luce, sento un gran caldo , tanto intenso che  il mio cuore e la mia carne ardono d’amore. . .  al punto da sudare su tutto il mio corpo.

Questa Luce è molto , molto Amore. Essa è la pace. Essa è Gesù con  Maria. È la dolcezza di Maria.  È la bruciatura  d’Amore di Gesù . È la potenza dei sette doni dello Spirito Santo.  È la  Luce del Padre.  Questa Luce non esiste sulla Terra. È questa Luce che consuma tutto il mio es-sere, che desidera pure consumare tutta l’umanità.

Io la vedo tanto con gli occhi chiusi che aperti. Per me vedere questa Luce è  altrettanto normale che respirare, quando il Signore me ne dona la grazia. . .

In questa grande Luce qualchevolta io vedo  Maria; delle parole mi sono portate e la mia anima si eleva in questa Luce.  In certi momenti sono conscia di ciò  che vivo nella Luce e di ciò che si vive intorno a me.  Il mio corpo  è paralizzato e quando, in questa Luce, la mia anima ritorna a me, mi si produce un grande dolore ed ho molte lacrime. Il ritorno dal Cielo alla Terra che è tenebre, mi è dato da vivere per  la grazia, se no, io ne morirei, poichè il mio corpo non  potrebbe sopportare questa andata-ritorno. »

Qualchevolta, la luce esce da una tela dell’Assunzione della Vergine Maria.  Micheline vede anche degli Angeli. . . Mediante questa Luce il Signore ricrea e restaura la vita  in abbondanza in tutto l’essere di Micheline.

MICHELINE BOISVERT, TESTIMONE DELLA  LUCE

Ecco come  la testimonianza di Suor Margot, che, come Madre spirituale di Micheline e  con l'assistenza di due sacerdoti, discernerono e l'aiutarono a "mettere alla luce "  quei doni che Dio aveva sistemati in lei  per l'edificazione della Chiesa di oggi.

" Sin dall'inizio, io percepivo  chiaramente che Micheline viveva un'esperienza  analoga a quella dell'Apostolo Paolo  sulla via di Danasco, con il lampo di luce  (Atti 9). Lo Spirito mi faceva capire che essa era  fortemente "rapita" da Dio che desiderava  mandarla 

 

dai suoi fratelli e dalle sue sorelle, per manifestare loro  il suo amore.  Durante il suo soggiorno da Jésus Enseignant, ella impara a consentire a lasciarsi  insegnare dagli avvenimenti, le  mozioni dello Spirito Santo, come anche dalle persone,  messe sulla strada da  Dio.  Fu  questo per Micheline l'inizio di una via di guarigione,  di un accompagnamento e di un discernimento sempre più  stringente.  Man mano che ella comunica  ciò che vive,  il Signore le dà la conoscenza della sua esperienza, al di fuori delle  delle vie  solite della conoscenza spirituale.  Micheline non possiede nè le parole per esprimere ciò che essa vive, nè  le conoscenze necessarie per  sapere ciò che le è donato da vivere.

Il Signore mi ha chiesto di accompagnarla in quello che  vuole fare in lei stessa, nella sua umanità  come nella sua missione. . ."

"Il Verbo era la Luce Vera che venendo nel mondo, illumina ogni uomo."  (Gv 1,9) .  Micheline non è che testimone della Luce, la sua missione è quella di rendere testimonianza alla Luce, lasciandola

agire!   Ciò che caratterizza  maggiormente la sua esperienza è  la Luce.  In questa Luce essa afferra ogni cosa, in Dio; è istruita dallo Spirito di Verità ; le tenebre sono scacciate,  essa è "sottratta" alle  tenebre da questa luce, essa "vede" le tenebre negli altri; le onnipotenze del Regno  le sono  rivelate e "presentate"; essa testimonia con forza,  con la forza stessa  di Dio Onnipotente.   Il Padre Onnipotente l'ha tirata fuori dalle tenebre,  l'ha rapita nella luce, e  attraverso il Cuore d'Accoglienza,  le fa vivere con lui stesso il combattimento della Luce che scaccia le tenebre”  Il Padre soltanto sa  ciò che Micheline  ha dovuto sopportare  contro le forze del male, i colpi, le vessazioni. . .

Segni numerosi e potenti le sono dati per  il suo adattamento  personale alla potenza  operosa di Dio , per consentire a   questa missione per l'umanità intera.   Segni numerosi si manistano  attraveso di lei,  per gli altri. Le onnipotenze del Padre sono  possibili perchè è Gesù con il suo Cuore  che le accoglie ( conversione, liberazione, pacificazione, guarigione, miracolo). . .

Molto speciale la manifestazione della Presenza reale di Gesù  attraverso lei, durante l'Eucaristia e sopratutto  al momento della comunione  dove è litteralmente  e visibilmente "aspirata.". Essa vive il carisma della presenza di Gesù Cristo in mezzo a noi , che accoglie per  noi le grazie di Dio, nostro Padre pieno d'Amore  e di Misericordia.  Gesù l'unisce à sè, in maniera molto forte.  Vi è anche

 

il carisma speciale che   io chiamo le "lacrime salvifiche" che esprimono l'unione di Gesù  nella sua Passione  per l'umanità.  Esse attualizzano  la sua supplicazione sulla Croce:  " Padre,  perdona loro poichè non sanno quello che fanno".  In questa unione con Gesù agonizzante,  Micheline vive una ardente supplica  per i suoi fratelli e per le sue sorelle: "Perdono e Misericordia! " . . È il combattimento della luce nelle tenebre , dove ella è immersa ad una profondità  inimmaginabile.  Quello che ella vive e soffre non è più "umano".

 

A " l'università del Padre" , con Maria come educatrice, Micheline ha vissuto, e noi con lei,  una formazione spirituale e carismatica molto intensa.

L'accompagnamento vissuto insieme  a  Micheline è una grande esperienza di discernimento , fatto  ecclesialmente  nella preghiera,  l' adorazione e pure  il digiuno, insieme a due sacerdoti.  Un' es-perienza di grande intensità per lasciarsi condurre dallo Spirito,  nella fede e la  fiducia.  Esperienza disturbante ed esigente,

per lasciar la presa  sulle nostre conoscenze ed i nostri ra-gionamenti. Li dico "nostri" poichè ciò è stato vissuto insieme dai due sacerdoti e me stessa.

La nostra responsabilità è stata di  discernere l'azione dello Spirito Santo in essa ed attraverso lei, per permettere alla Luce di scacciare le tenebre; di discernere e disinserire ciò che era "tenebre",  affinchè Micheline sia capace di lasciare sprigionare  lo Spirito, la Luce che la conduceva." .......    Suor  Margot.

Association Coeur d'Accueil de Jésus

C.P. 200 Succ. Dépôt Rive-Nord Boisbriand (Québec) Canada J7E 4J2
Tel.: (450) 965-9942 | Fax.: (450) 965-7539