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Stella MarisArticoli di Christian Parmentier.Due viaggi di Micheline Boisvert in Francia , hanno permesso di far conoscere il Cuore d'Accoglienza di Gesù Abbiamo scoperto in Micheline una persona determinata, totalmente dedicata, che il Signore ha provvedutro di doni di saggezza, di conoscenza e di discernimento per compiere la missione : dare testimonianza della luce di cui è grati-ficata, e far conoscere il Cuore d’Accoglienza di Gesù. Ella si distingue per il suo amore per la verità, per la sua compassione per i poveri e le persone sofferenti. Il Signore le ha fatto pure la grazia di partecipare alla sua Passione intercedendo e riparando, spe-cialmente durante la celebrazione eucaristica dove dà testimonianza nella sua persona della presenza reale e vivente di Gesù morto e risuscitato. Varie testimonianze di guarigione ci sono già pervenute. Ecco il percorso spiri-tuale di un’anima presa dallo sconforto e rapita dall’Amore di Dio . Il primo libro dei messaggi (anno 1999) ricevuti da Micheline è uscito nel mese di aprile 2001, un secondo nell’autunno 2002, ed il terzo nel marzo 2003 . La versione italiana del primo stà uscendo, mentre la traduzione dei due seguenti si stà preparando. "DIO MI HA CHIAMATA DAL SENO DI MIA MADRE"Micheline nasce in una famiglia molto povera del Quebec in Canada., in cui le relazioni erano difficili. Essa prova un'immensa solitudine e non cessa di pensare che non è amata , però, nel suo suo cuore di bamnbina, custodisce i nomi di Gesù e di Maria, perchè i suoi parenti l'hanno fatta battezzare, poi ha seguito la catechesi della scuola ed è stata confirmata.
Seconda di quattro figli, sin dall'età di tredici anni Micheline ha cominciato a fare i mestieri nelle case private per aiutare la sua madre e i suoi fratelli. Qualche anno più tardi deve lasciare il focolare e trovarsi un altro lavoro per vivere. Dapprima lavora nelle manifatture ed in seguito nei bar e ristoranti. Micheline trova difficile ad adattarsi ai valori di questo mondo. Inconsciamente ricerca l'amore del padre e della madre nella droga e nell'alcolismo covando istinti di autodistruzione crescenti mentre la sua vita si riempie di tristezza e di sofferenza. La vita le diventa insopportabile ed insostenible, e nelle notti di angoscia, con paure e complessi di colpa, Micheline grida spesso al Signore :« Dio mio , vieni a cercarmi! » . Dopo annate di sofferenza , il Signore l’ha presa sulla parola, ma non come lei desiderava! Un giorno Micheline, diciotto anni, realizza che aspetta un bambino. Un’angoscia immensa la prende. In quella situazione, pensa di non avere nulla da offrire ad un figlio. A causa della sua ferita annientatrice, conseguenza della nascita non desiderata, Miche-line pensa non aver mai potuto apprezzare la bellezza e la gioia di vivere . . . quando per la prima volta sente muoversi il bambino nel suo grembo. È una rivelazione, una visitazione. Ella prova allora tanto amore per questo bimbo, e nello stesso tempo prova nel suo cuore e nella sua carne la rivelazione di ciò che è veramente « la vita ». In presa diretta con la realtà del vero senso della vita, tutto ciò che le si aveva detto in male sui bambini, è spazzato via! E realizza quanto il Signore è stato buono venendo al suo soccorso, dandole il gusto e una vera ragione di vivere. DALLE PROFONDITÀ IO GRIDO A TE, SIGNORE!Abitata da sempre dalla sofferenza, Micheline prova compassione per quelli che soffrono. Allora aiuta come può degli ammalati e dei prigionieri che essa visita. . . . quando in 1990 è ospitalizzata d'urgenza e messa sotto morfina. Ella realizza allora che tutti i muri di protezione di cui si era circondata per sopravvivere sono crollati : e si ritrova confrontata alla vita compulsiva che ha fatto, sia per farsi amare che per far vivere suo figlio. Ella sa che è la vita sregolata che ha vissuto che l’ha portata là dove si trova presentemente. All’articolo della morte, Micheline realizza che deve rimettersi al Signore. Sopravviene allora in tutto il suo corpo, una crisi acuta di sclerosi a placche. Allora ella grida verso il suo Dio, al quale nel suo cuore ha sempre creduto. È così che il Signore comincia ad attirarla più fortemente a sè, per prepararla alla grande missione del Cuore d’Accoglienza
Il suo figlio di 16 anni che trascina pure lui grossi problemi di droga e di alcolismo, viene all’ospedale a visitare la sua mamma. Egli la trova irriconoscibile, tanto è il peso che ha perduto. Uno ‘choc’! Come accettare ciò che la madre stà vivendo, lui che non ha mai conosciuto suo padre? Sul suo letto d’ospedale, Micheline comprende la sofferenza interiore di suo figlio, sconvolto di fronte a questa sciagura. I dolori di Micheline sono tanto intensi che ha l'impressione che tutto il suo sistema nervoso stà stracciandosi. Simultaneamente, sente quanto il suo figlio ha bisogno di lei e che sta per morire. . .Allora, dalle profondità del suo cuore grida : « Signore, se tu mi lasci la vita, io lavorerò per te e così potrò aiutare il mio figlio ». Siccome non si aspetta più nulla dall’ospedale, decide di ritornare a casa sua e firma il foglio di uscita. Micheline non ha la minima idea del modo con cui il Signore potrebbe farla lavorare per lui, e non ci pensa neppure . Ma Lui ha sentito il grido della sua figlia nella indigenza, ed ha visto l’amore del suo cuore.
RINASCITA E APERTURA ALLA CHIESAPer preparare Micheline alla grande missione del suo Cuore d'Accoglienza, il Signore va insegnarle personalmente , visitandola lui e Maria, nella sua grande luce, e unendola nella sua onnipotenza eucaristica. In seguito, Egli la guiderà verso la sua Chiesa ed i suoi pastori. Nel suo piccolo appartamento, Micheline vivrà come una reclusa , in ritiro. Ella comunica alla natura , vi contempla la vita, e vi respira Dio che pazientemente le rende la salute. Legge la Bibbia e scopre la Luce nel Vangelo di Giovanni. Il Signore le fa la grazia di ricevere la Luce divina, ma ella non ne dice una parola a nessuno. Fin qui, Micheline a vissuto fuori dalla Chiesa. Ma il Buon Pastore va alla ricerca della pecora smarrita per mettersela sulle spalle, grazie ad una vicina che l'invita nel suo gruppo di preghiera. " La mia apertura alla Chiesa è avvenuta per mezzo di una vicina che si sentiva bene al mio contatto, e mi rendeva visita. Faceva parte di un gruppo di preghiera che si riuniva a due angoli di strada da casa mia. È tramite lei che il Signo-re, in febbraio 1997, mi ha attirata per andare a pregare con dei fratelli e delle sorelle . Durante il primo incontro con questo gruppo di preghiera, abbiamo pregato per una giovane leucemica che l’aveva chiesto. Il Signore m’ha rapita allora molto forte-mente nella sua Luce. Ho sentito tutte le cellule malate della giovane nel mio corpo, con molta sofferenza ed una forte intensità di amore. Ora questa ragazza si sente bene. Dopo questi avvenimenti mi è stato proposto di incontrare un sacerdote ed ho accettato.. Era il mio primo incontro con il Padre Marcel. A lui ho parlato della Luce che vedevo e mi ha chiesto: « Se questa luce non è di Dio, accetteresti che svanisca ? » Ho detto di sì.. Egli ha pregato affinchè questa Luce mi lasci se non viene da Dio… In seguito , in una confessione liberatrice, ho risentito la forza del perdono, poi ho partecipato alla santa messa , dove il Signore mi ha rapita e mi ha unita alla sua onnipotenza eucaristica. Egli
ha fatto di me un cuore ardente del suo Amore. Pensavo bene di morire. Quando il Signore mi fa entrare nella sua Luce, io perdo le mie forze fisiche. Prima di incontrare le persone di "Jésus Enseignant" (Gesù Maestro) non avevo mai letto nè udito alcunchè sui fenomeni mistici e non ebbi mai contatti con i carisma-tici. Ignoravo totalmente questi termini, e non sapevo che ci fossero persone che rice-vono messaggi dal Cielo, quando le persone della Casa " Jésus Enseignant" hanno potuto discernere quello che stavo vivendo. Ignoravo Medjugorje e quello che faceva parte della mia vita quotidiana, era tutto normale per me" . Furono le persone del gruppo di preghiera che proposero a Micheline di andare da Jésus-Enseignant, dove i membri dovevano incontrare il loro direttore spirituale. Micheline accettò e vi incontrò il superiore della Casa che la invitò a partecipare ad una sessione, dal 4 al 6 aprile 1997. In questa sessione Sœur Margot è l’animatrice del gruppo. In questo modo il Signore metteva Micheline in contatto con Suor Margot che qualche tempo più tardi, diventerà la sua direttrice spirituale. Durante questa sessione Micheline prende coscienza dell’immensa grazia che il Signore le ha elargito.. Durante una Eucaristia , Suor Margot riceve la luce sulla potente grazia d’Amore Eucaristico che il Signore fa vivere a Micheline. A partire da lì il Signore unisce Sœur Margot e Micheline, nella potenza dello Spirito Santo.
IL DISCERNIMENTO ECCLESIALESin dall'inizio dell'accompagnamento, Sœur Margot realizza che Micheline ha bisogno di intraprendere un cammino di guarigione interiore per le numerose ferite della sua vita passata per lasciar passare liberamente la forza dell’amore in tutto il suo essere. A decorrere da aprile 1997, accompagnata da questa religiosa e da due sacerdoti, Micheline passa per una via di guarigione delle sue ferite, a cominciare dalle sue origini, ad una di adattamento progressivo all’ onnipotenza del Padre, attraverso il Cuore d'Ac-coglienza di Gesù che opera in lei : Micheline consente a vivere questa esperienza della Luce attraverso la realtà umana del suo corpo ( con le lotte concrete che deve fare). Accetta i «rapimenti » potenti nella debolezza del suo fisico, passando delle ore rapita nella potenza di luce dello Spirito Santo.. . . Ella prende coscienza della realtà della missione che si rivela a lei. Consente a camminare umilmente nella fede con la Potenza del Padre Onnipotente, grazie al Cuore d’Accoglienza di Gesù.: Per lui, (tramite il Cuore d'Accoglienza di Gesù), con lui e (con il Cuore d'Accoglienza di Gesù) ed in
lui(nel Cuore d'Accoglienza di Gesù), a te, Dio onnipotente, ogni onore ed ogni gloria". Micheline aggiusta la sua volontà alla volontà di Dio per il bene dell'umanità. Durante questo periodo, una vicina accompagna Micheline alla messa e l'aiuta a portare le debolezze della sua natura durante i rapimenti. Il 6 ottobre 1997, ritornando a casa dopo la messa, rapita dall'Eucaristia, Miche-line riceve , nella preghiera , una profezia concernente "la purificazione del Quebec", annunciata per tre mesi dopo, cioè per il 6 gennaio 1998. Una persona accanto a lei, guardando in un vecchio messale cattolico, trova riportata la festa dell'Epifania. L'indomani, Micheline al telefono chiede che cosa vuole dire "Epifania". Il 6 gennaio arriva una terribile pioggia ghiacciata chiamata verglas. Non sono ghiacciolini come tali ma goccioline di acqua "sopraraffreddata" che cadendo si agglomera formando uno strato compatto di ghiaccio da 5 a 12 centimetri. su tutto ciò che è fuori l'inverno, le strade, le automobili, le case, gli alberi ed i fili elettrici, i quali per il peso enorme che hanno ricevuto hanno interrotto la corrente per centinaia di chilometri paralizzando tutta la provincia in un caos infernale. La corrente nella città di St Hyacinthe ed altri posti potè essere ripristinata solo dopo quaranta giorni ed il bilancio del disastro era salito a 10 milliardi di $. Tra gli alri danni, allevamenti di porci e di mucche hanno perso tutto il loro bestiame per non aver potuto riscaldare le stalle nel freddo di gennaio, eccetera. La società produtrice e distributrice dell'elettricità perse circa mille tralicci di linee ad altissima tensione ( 740 mila volt ). Caddero come dei "dominos". La città di Montréal stava per non fornire più acqua potabile e le sole entità che poterono funzionare sia pure a rilento ed economia, furono gli ospedali. L'armata canadese ha dovuto intervenire per offrire personale e gruppi elettrogeni, ma sopratutto per sbarazzare le vie e le strade di alberi caduti e imprigionati nel ghiaccio. . . . ). Un ricordo incancellabile! Dopo questa " pioggia ghiacciata" che avvenne il 6 gennaio 1998, Micheline prende coscienza del dono ricevuto e della sua importanza. Da allora ella comunica più regolarmente tutti i messaggi ricevuti alle persone che la guidano e l'assistono. cominciarono il 13 luglio 1998 e da questa data, i messaggi hanno potuto essere più regolarmente notati e rimessi ai partecipanti. Siccome Micheline trova difficoltà ad essere accettata nelle chiese, la messa è qualchevolta celebrata in casa sua. In ottobre 1998, ad una serata di preghiera con i Pa-dri Marcel e Gratien, Suor Margot riceve il discernimento che Micheline dovrebbe an-dare a vivere presso i Fratelli del Sacro Cuore, alla casa « Jésus Enseignant » per un discernimento su tutto quello che sta vivendo : « Non vi fidate di ogni spirito, ma esaminate gli spiriti per vedere se vengono da Dio. . . » (1Gv. 4, 1) LA MISSIONE DEL CUORE D’ACCOGLIENZA
La Vergine Maria inizia allora un insegnamento quasi quotidiano per formare i membri della piccola comunità invitandoli ad accogliere l’onnipotenza dell’Amore affinchè il piano del Padre possa realizzarsi : « Da tutta eternità, questo piano (del Padre) è destinato a tutta l’umanità. Ed egli vi ha scelti per questo piano. Lasciate il Padre libero di agire con il Cuore d’Accoglienza di suo Figlio, quando lo vuole, dove lo vuole, e nel modo ch’egli desidera.” È un tempo di conversione e di adattamento che cambia il posto delle cose e disturba le abitudini e i modi di fare del piccolo gruppo « Per accelerare l’apertura del Cuore d’Accoglienza di mio Figlio in questa comunità e nei suoi accompagnatori, dovete dar loro tutti gli insegnamenti che io vi ho portati. Ciò sarà per loro di grande aiuto » . . . Micheline ha dimorato quattro mesi, (sino alla fine di marzo,1999), alla Casa di Jésus-Enseignant « in reclusione, in una camera, perchè mi era stato raccomandato di non comunicare con alcuno a causa dei fenomeni che il Signore mi faceva vivere : lunghi rapimenti di tre, quattro, cinque ore. E, come lo dicono San Giovanni della Croce e Santa Teresa d’Avila, devo rimanere staccata dai doni di Dio. »
« La santa messa era celebrata tutti i giorni in un salottino adiacente alla mia camera, con solo il gruppetto che mi accompagnava e durante la santa messa il Signore mi faceva la grazia di vivere il suo grande mistero
d'Amore. Qualche volta mi era accor- dato di andare in una cappellina, sola , davanti a Gesù Eucaristia, durante le agapi. Il Signore mi faceva vivere e portare le sofferenze dei miei fratelli e delle mie sorelle, con molti pianti ed una grande intensità di amore. » È durante questi accompagnamenti che la Vergine Maria , dopo aver unito Micheline al trio di discernimento , fa loro cono-scere la grande missione del Cuore d’Accoglienza di Gesù. « Maria ha supplicato il nostro Padre del Cielo di accordarci questo dono per questi ultimi tempi delle tenebre. » Durante questo stesso soggiorno, dopo un rapimento eucaristico, Micheline riceve , nella luce dello Spirito Santo, l’immagine del Cuore d’Accoglienza di Gesù e la missione di farlo conoscere al mondo intero. Ella l’annuncia al Padre Marcel ed a Suor Margot. Un artista pittore è allora chiamato per produrre questa immagine, alla quale sono vincolate grazie di liberazione, di guarigione e di miracoli. Queste immagini circo-lano dopo luglio 1999 e numerose persone hanno già testimoniato per le grazie ricevute. Il « trio » di discernimento aiuta così Micheline a comprendere ed a corrispon-dere alla grande missione di offrire alla Chiesa ed agli uomini di questi tempi il Cuore d’Accoglienza di Gesù, dono del Padre Onnipotente.(continua) Christian Parmentier Note : PRIMO INSERTO INQUADRATO a pagina 2
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