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Il Padre Gratien Lajoie s.c.Il Padre Graziano Lajoie ha terminato il suo pellegrinaggio terrestre in questa domenica 29 dicembre 2002. Ospitalizzato in principio di dicembre all’Hotel-Dieu d’Artabaska, fu subito condotto all’ospedale Saint Joseph di Trois-Rivières e curato intensivamente per una insufficienza renale . Il 24 Dicembre era trasferito nella camera 464 per ricevere le cure di conforto fino al suo decesso. Uomo distinto, religioso profondamente impegnato, Gratien diede con convinzione il buon com-battimento. Educatore insegnante presso i giovani durante 22 anni, egli fu ugualmente responsabile della loro formazione durante 9 anni. Ordinato sacerdote in 1977, fu cappellano dei nostri studenti e fondò in 1987 il centro «Jésus-Enseignant».
Vendredi 11 octobre 2002Il Padre Gratien Lajoie è stato il confessore ed il padre spirituale di Micheline Boisvert dal 1998 al 2002. È stato uno dei primi sacerdoti a riconoscere l’unione Eucaristica che il Signore faceva vivere a Micheline durante la messa. Con il suo coraggio e la sua testimonianza, nella Chiesa, egli ha dato vita alla missione del Cuor d’Accoglienza malgrado certe opposizioni alle quali è stato confrontato. A Micheline, agli amici e membri dell’associazione del Cuor d’Accoglienza, a voi tutti che avete provato la mia sofferenza,, la mia solitudine, che avete pregato e offerto l’Eucaristia, grazie e pace nel Cristo Gesù , nel suo mistero e benedizione perpetua. Devo dire che nel mio incidente sono stato protetto. Poche sofferenze fisiche. Il Signore mi ha identificato sopratutto alla solitudine della sua agonia ed alla sofferente immobilità della croce. Grazie alle vostre preghiere ed alle vostre eucaristie, egli mi ha risparmiato le lunghe litanie dei «perchè» e dei«come mai?» che paralizzano e allontanano da Dio. Questa prova è stata per me l’occasione di offrire a Dio tutta la mia persona e tutta la mia vita con una intensità mai uguagliata finora. Però ho l’impressione che se un avvenimento simile si riproducesse, avrei ancora bisogno di una stessa grazia, per raggiungere Dio con una simile offerta di tutto il mio essere. Ecco un tratto della fragilità umana. Nella fede e la semplicità abbiamo ricevuto l’annuncio del Cuor d’Accoglienza di Gesù, dono del Padre onnipotente e si fanno numerosi i segni di una novella Pentecoste sul mondo. Più che vivremo nella fede, più vedremo scoppiare le onnipotenze del Padre per fare del nostro mondo un popolo di credenti che camminano nel solco della croce di Gesù per una Pasqua novella. Quanto a me, vivo un ritiro spirituale, riponendo tutto nelle mani di Dio. Attraverso gli alto- parlanti mi unisco alla preghiera della mia comunità. Io la sento unita in una sola anima , spirito e cuore. Scopro un poco più la bellezza della mia comunità e della celebrazione eucaristica quotidiana. Ognuno e ognuna di noi siamo oggetti di compassione. Rissentiamo la sofferenza degli uni e degli altri per unirla a quella di Gesù. È la sola sofferenza degna di un cristiano. A tutti voi, grazie! In Gesù avete la vostra ricompenza : l’amore di Dio sparso nei vostri cuori dallo Spirito Santo
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